Presentato a Firenze il progetto realizzato dall’architetto di fama mondiale.
Presentato oggi negli uffici della Regione Toscana, nel cuore di Firenze, il progetto per la realizzazione della nuova cantina di Poggio Antico, a cura di Marco Casamonti e dello studio Casamonti & Partners. La presentazione ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Eugenio Giani e del sindaco di Montalcino Sen. Silvio Franceschelli.
Si tratta del secondo progetto in Italia a firma di Casamonti, Professore Ordinario presso la Facoltà di Architettura di Genova e già autore della pluripremiata cantina Antinori nel Chianti Classico – insignita nel 2022 del titolo di “cantina più bella del mondo” dal concorso World’s Best Vineyards – oltre che di numerosi altri celebrati progetti all’estero, in particolare in Asia, quali la cantina Changri-La a Penglai, in Cina, e la vietnamita Ba Na Hills.
Una cantina d’autore, dunque, sulle più alte colline del Brunello, per questa realtà che si trova ad oltre 500 metri s.l.m e con 37 ettari vitati di proprietà, per la maggior parte coltivati a Sangiovese.
Con l’arrivo, nel 2017, della nuova proprietà – l’imprenditore belga Marcel Van Poecke e la sua compagnia Atlas Invest – sono stati numerosi gli investimenti nell’azienda vitivinicola che si trova in un’importante fase di cambiamento, interpretato anche dalla release, in primavera, della nuova etichetta Vigna i Poggi 2019, primo single vineyard di Poggio Antico, che vuole rappresentarne il nuovo volto e la voce del suo terroir.
La scelta di Casamonti, professionista di fama mondiale, per la realizzazione del progetto evidenzia la direzione intrapresa dall’azienda, in un’ottica di costante miglioramento, con l’intento di raggiungere standard di altissimo livello, tanto nella produzione quanto nell’ospitalità e nell’accoglienza.
«L’idea di costruire una nuova cantina nasce da due esigenze. La prima, più “tecnica” è legata al nuovo approccio che stiamo adottando nella gestione del nostro lavoro: un approccio più “puntuale” che richiede volumi di vinificazione più piccoli per poter identificare ogni singola unità di suolo dell’azienda con un suo vino. La seconda esigenza è quella di rendere più razionali i passaggi che dall’uva ci portano alla bottiglia adottando un sistema di gravità totale nel processo produttivo» – commenta Pier Giuseppe D’Alessandro, Direttore Generale di Poggio Antico – «L’incontro con l’architetto Casamonti è stato da subito un connubio felice perché, interpretando le nostre esigenze, ha dato vita a un progetto semplice e lineare, ma allo stesso tempo unico, meraviglioso e attento all’ambiente che sarà in grado di stupire ancora una volta e di arricchire il magnifico territorio in cui ci troviamo».
Poggio Antico
Poggio Antico sorge sul più alto rilievo vitato dell’intera denominazione, a sud del borgo di Montalcino. Ad un’altitudine media di quasi 500 metri vengono coltivati 35 ettari di vigneti. I suoli hanno una natura antica e composita: rocce calcaree e galestro che spingono il sangiovese a dare il massimo, traducendosi in vini complessi ed eleganti, divenuti icone del Brunello.
Il patrimonio viticolo dell’azienda è gestito con rigore e costante presenza tra i filari. Analisi pedologiche hanno diviso i vigneti di Poggio Antico in 6 Macrogruppi e 15 Unità di Suolo che rappresentano tutti i micro-terroir della tenuta.
Poggio Antico è l’alta dimora del Brunello: un’esperienza esclusiva da vivere immersi nella luce e nel colore della Toscana più autentica.
Fonte Well Com
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