In una calda, ma sempre meravigliosa Firenze, si conclude il Lugana on Tour che ha visto, dopo Milano, Venezia e Roma, portare il Lugana Doc in giro per l’Italia con l’obbiettivo di far conoscere i suoi vini e le loro diverse declinazioni.

Nella splendida ed esclusiva location del ristorante la Ménagère, Edoardo Peduto, nuovo Direttore Consorzio Tutela Lugana Doc, ci ha condotto per mano alla scoperta della denominazione che rappresenta , con lo scopo di farla conoscere anche al di fuori del territorio di produzione.

Lugana on tour firenze

Una realtà che conta oltre 18 milioni di bottiglie nel 2022, con circa 2600 ettari vitati e più di 180 produttori, di cui le prime 10 aziende rappresentano oltre il 50% della produzione vitivinicola.

La serata si è svolta in un clima piacevole ed informale ed Edoardo è stato coadiuvato alla conduzione da Ambra Berardi, anch’essa rappresentante del Consorzio.

Assieme hanno invitato i produttori intervenuti a raccontarci le proprie aziende ed il vino che con orgoglio rappresentano e che abbiamo degustato in abbinamento ai piatti dello chef.

Lugana

Il territorio

Il Consorzio Tutela Lugana Doc nasce circa 30 anni fa, a sud del lago di Garda. I vigneti interessano un lembo di terra suddiviso in cinque diversi comuni, appartenenti a Lombardia e Veneto.

I terreni sono di origine morenica, composti da rocce calcaree, sono ricchi di mineralità e diventano sempre più sabbiosi mano a mano che ci avviciniano alle zone collinari.

Un ambiente pedoclimatico unico contribuisce a creare le condizioni affinchè un grande vino bianco esprima al meglio la personalità del vitigno che lo rappresenta: la Turbiana.

Un microclima particolare ,dove il vento dal nord, il Peler, unito alla brezza che spira dal sud, l’ora del Garda, donano temperature miti e costanti nel tempo, evitando così la formazione di muffe e l’accumulo di umidità.

lugana

Gli stili Lugana

turbiana

Lugana: una DOC, 5 stili. Il vino si declina infatti in spumante, vino fermo, superiore, riserva fino alla vendemmia  tardiva. Uno vino di grande tradizione, ma con uno sguardo rivolto al futuro.

La Turbiana, grazie a vari studi genetici, ha caratteristiche che la distinguono dalla famiglia dei trebbiano, a cui per anni è stata paragonata.

Vitigno rappresentato da una buona acidità che conferisce al vino una spiccata freschezza nei vini giovani, ma anche buone prospettive legate all’invecchiamento.

La degustazione

lugana on tour firenze

Abate Lugana Doc 2022

Viticoltori puri già nel 1920, ma è dal 2018, con l’arrivo dei due figli Stefano e Marco, che nasce Abate Wine con la prima bottiglia prodotta nel 2019. Terreni argillosi, con fermentazione in acciaio, vino molto fresco, beverino e bilanciato da buona mineralità.

Armea Lugana Doc 2022

L’azienda si trova nel comune di Desenzano, a circa 5 km dalle sponde del lago. Qui il terreno argilloso, a differenza dei vigneti più vicini alle sponde che sono più calcarei, dona al vino una buona freschezza. Le vigne più vecchie hanno circa trent’anni e la produzione si attesta sulla media delle 7000 bottiglie annue. Pressatura soffice di circa il 60% fermentazione con lieviti selezionati per 15 giorni a temperatura controllata per poi passare in acciaio per circa sei mesi. Seguono un paio di mesi di affinamento in bottiglia. Prima annata 2017, interessante la cantina storica che regala emozioni anche con vecchie annate.

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Tenuta Corbari Lugana Doc 2022

Azienda relativamente giovane, prima vendemmia nel 2021. 12 ettari coltivato a Turbiana, altri 8 riservati ai vitigni internazionali. Terreni meno argillosi rispetto al tipico territorio del Lugana, più sabbiosi e sassosi. Fermentazione in acciaio a temperatura controllata poi affinamento di circa un mese e mezzo in bottiglia. Al naso offre profumi interessanti dati dal terreno, mentre in bocca mantiene la sapidità e la acidità tipica del Lugana.

Borgo La Caccia Lugana Doc Inanfora 2021

Azienda di circa 90 ettari, di cui 30 destinati al Lugana, ha fatto della sua passione un’attività commerciale. Da sottolineare l’impegno nel sociale dove molti ragazzi con trascorsi di tossicodipendenza hanno trovato nuovi stimoli con un lavoro offerto dalla cantina. Fermentazione e vinificazione in acciaio ma anche in anfora di terracotta (come il vino in degustazione), oltre qualche mese in bottiglia. Tutto ciò conferisce uno spessore diverso e possibilità di abbinamento anche a piatti più strutturati.

Marangoni Lugana Doc Cemento 2021

Fermentazione e vinificazione in cemento, con piccola parte di contatto pellicolare. Una macerazione sulle bucce non troppo invasiva, ma che permette di ottenere anche la parte tannica del vino che va ad irrobustire la parte sapida. Il vino ha una buona freschezza e bevibilità.

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Olivini Lugana Doc Demesse Vecchie 2021

Demesse Vecchie sono vigne di oltre cinquant’anni: sovramaturazione delle uve per tre quattro settimane, fermentazione e vinificazione con passaggio in legno seguiti da nove dieci mesi sui lieviti.

Ostellato Lugana Doc Riserva Molceo 2020

Un vino pronto a sfidare il tempo. Affinamento per circa 18 mesi 80% acciaio, 10% legno e 10% cemento. Dopo  l’imbottigliamento il vino riposa altri sei mesi.

Pasini Lugana Doc Riserva Busocaldo 2019

Azienda nata più di sessant’anni fa, le ultime due generazioni hanno iniziato a produrre vino. Busocaldo è un’omaggio al vitigno Turbiana, che esprime tutta la mineralità trasmessa dal terreno argilloso. Busocaldo è un singolo vigneto di cinque ettari, con un microclima molto particolare che permette una maturazione speciale dell’uva. Questa è la prima versione dell’origine del suo nome,  ma ve n’è una seconda che è legata ad una trattoria della zona: nota perché, sotto si mangiava e ……..sopra c’erano le “signorine”. Il vino è realizzato al 100% con uve Turbiana, vinificato in acciaio e lasciato con il suo corredo di fermentazione, le fecce, per circa due anni.

Ringraziementi

lugana on tour firenze

Serata piacevole ed interessante alla scoperta di un territorio ed di un vino altrettanto piacevole ed interessante. Ringrazio Edoardo ed il Consorzio Tutela Lugana doc, oltre tutti i produttori intervenuti a cui vanno i miei complimenti, per l’opportunità data e la possibilità di approfondire la conoscenza di un vino che si muove tra tradizione e futuro.


Luca Barsanti

Sono nato a Viareggio, in Versilia, nel febbraio del 1976. Da sempre il mondo del vino mi affascina ed incuriosisce, fino a quando non ho deciso di saperne di più iscrivendomi al corso per sommelier della delegazione Ais della Versilia. Da lì ho iniziato ad appassionarmi al vino ed a tutto ciò che lo circonda, fino a conquistare il famoso quanto ambito taste de vin nel 2021. Una spilla che non solo suggella il raggiungimento di un traguardo, ma rappresenta anche il punto di partenza del mio percorso.

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