Fondata nel lontano 1878 dall’imprenditore Enrico Serafino a Canale d’Alba, paese nel cuore del territorio vitivinicolo sulla sponda sinistra del Tanaro, la Enrico Serafino è la cantina più antica del Roero ed è stata una delle prime Case Storiche Piemontesi a produrre, all’interno delle proprie gallerie sotterranee ottocentesche, Barolo, Barbaresco e pregiate cuvée di Metodo Classico come l’Asti Champagne e lo Champagne Regina Brut.
Da fine Ottocento e poi nei primi anni del Novecento i vini della Casa come Barolo, Barbaresco e Barbera, vennero esportati in tutto il mondo, dall’Europa alla Cina, dalle Americhe all’India. Il Metodo Classico di Enrico Serafino, identificabile per il raffinato logo art déco, insieme ad altri esclusivi spumanti piemontesi, conquistò il mondo.
Il logo dell’azienda racchiude ed esprime tutti questi importanti valori. La conchiglia dorata è il “segno della natura sulla natura” e si ispira al suolo piemontese nato dal sollevamento dei fondali marini e pertanto ricco di minerali e fossili acquatici preistorici.
Enrico Serafino oggi
La Enrico Serafino è una cantina dall’anima familiare e dalla qualità artigianale. La proprietà, che nel tempo è cambiata, ha sempre mantenuto l’approccio fatto di orizzonti temporali lunghi, per generazioni, e di forte legame con il vigneto, tipico delle attività familiari. Questo ha ovviamente influito sulla scelta di rimanere una cantina artigianale nel duplice significato di dimensione e di cura del dettaglio.
Oggi la proprietà è della famiglia Krause Gentile che ha mantenuto la filosofia dell’azienda, rinnovando l’originale atto di volontà del fondatore, facendo propri l’attenzione per il particolare, l’artigianalità delle lavorazioni e il rispetto per le generazioni future che distinguono i vini della Enrico Serafino sin dal 1878.
La Cantina
La produzione totale annuale è di 350.000 bottiglie ottenute da uve che provengono dai 25 ettari di proprietà nelle zone di Barolo, Langa, Roero e Alta Langa, oltre che dai 35 ettari di vigneti di conferitori di lungo periodo che vengono continuamente monitorati dagli agronomi della Casa.
La cantina si trova ancora nella stessa sede degli inizi, in un complesso di fabbricati originali che sono uno dei landmark di Canale e della zona vitivinicola che circonda Alba.
Punto focale della qualità in Enrico Serafino è la vendemmia esclusivamente manuale e in cassa delle uve, la procedura di doppia cernita su tavoli vibranti, al 100% esenti da convogliatori a coclea, e la fermentazione differenziata dei diversi vigneti.
Viticoltura sostenibile
La Enrico Serafino è impegnata in una viticoltura sostenibile sia attraverso azioni che riducono l’impatto ambientale e proteggono la biodiversità, sia attraverso la promozione di iniziative sociali.
L’azienda è attenta all’ambiente durante tutti i processi produttivi fino alla commercializzazione dei propri vini. Dal punto di vista della produzione, l’azienda lavora attivamente per ridurre il consumo di acqua e utilizza il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
Le bottiglie sono prodotte con almeno il 65% di vetro riciclato, gli imballaggi con il 70% di carta riciclata e le etichette con il 100% di carta naturale certificata FSC (Sistema internazionale di certificazione forestale). I tappi sono in sughero riciclabile al 100%.
Nel 2021 Enrico Serafino ha ottenuto la Certificazione VIVA di sistema e di prodotto – con l’Alta Langa Oudeis. Il regolamento VIVA utilizza indicatori ambientali ampiamente diffusi a livello nazionale e internazionale, che verificano un set importante di elementi, dalle emissioni di CO2 al consumo di acqua, dalle pratiche agricole alla responsabilità sociale.
Patrimonio Unesco
L’ambiente che fa da cornice ai vigneti e alla cantina è quello di Langhe e Roero, nel 2014 prima area vitivinicola italiana riconosciuta come Patrimonio Unesco per il valore universale di questo paesaggio creato dal connubio uomo-natura.
Da un punto di vista geologico quest’area è parte del BTP ovvero il Bacino Terziario Piemontese che trae vantaggio dalla contemporanea presenza di una grande varietà di elementi, dalle rocce vulcaniche a quelle basaltiche, così come dall’emersione del fondale marino.
I vigneti di proprietà si trovano per la maggior parte in Langa, conosciuta a livello mondiale per originare due delle più alte espressioni del Nebbiolo: il Barolo e il Barbaresco.
Il paesaggio si distingue per il susseguirsi di colline dove i vigneti creano disegni di grande fascino. I suoli sono di origine miocenica, risalenti a circa 15 milioni di anni fa, costituiti da terre bianche di carattere calcareo-argilloso. In particolare, la Enrico Serafino possiede vigneti nel comune di Serralunga d’Alba nei quali si producono vini austeri, complessi e di grande longevità.
Nel Roero, invece, i terreni sono più sabbiosi e soffici, perché originatisi solo 5 milioni di anni fa, e permettono di produrre, oltre ai vini rossi, anche bianchi di grande qualità e freschezza aromatica.
Il paesaggio si caratterizza per l’alternarsi dei vigneti ai boschi e ai noccioleti ma soprattutto per le “rocche”, ripide e scoscese pareti di roccia tufacea che si aprono all’improvviso nel paesaggio.
I principali vitigni coltivati sono Nebbiolo, Barbera e Arneis. I vini Roero (da uve Nebbiolo) e Roero Arneis dominano la scena, caratterizzando profondamente l’immagine enoica di questo territorio.
I vini
L’azienda possiede 14 ettari di proprietà nelle Langhe e 11 ettari nella zona del Roero per un totale di 25 ettari vitati. A questi si aggiungono altri 35 ettari tra Langhe, Roero e Monferrato che sono controllati direttamente dai tecnici della Casa attraverso contratti di lungo periodo con i proprietari agricoltori.
Tutti i vini sono prodotti e imbottigliati all’origine all’interno delle proprie cantine. Tra questi ricordiamo Barolo, Barbaresco, Picotener, Nebbiolo, Barbera d’Alba, Barbera d’Asti, Roero Arneis oltre agli spumanti Alta Langa DOCG. La produzione annuale è di 340.000 bottiglie.
Il Gavi
Protagonista di questo articolo ed esempio di stile: Maneo Gavi docg del Comune di Gavi 2018
Attesa, in latino Maneo, sottolinea il lungo affinamento a cui questo Gavi docg del Comune di Gavi viene sottoposto. Proposto cinque anni dopo la vendemmia, Maneo si prende il tempo di esprimere in pienezza i caratteri della combinazione territorio-vitigno.
La fermentazione del mosto avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata.
Viene affinato sui propri lieviti in acciaio e successivamente in bottiglia fino alla vendita che non avviene prima del quinto anno dalla vendemmia.
Giallo paglierino di cristallina lucentezza. Naso ampio e complesso, con note di fiori di camomilla, mimosa, margherita, pesca bianca, melone e note di erbe aromatiche come rosmarino limonato, menta e salvia.
Sorso avvolgente, piacevole, su ricordi di fiori di camomilla, pesca e susina disidratata. Fresco e dalla lunga persistenza promette evoluzioni interessanti con l’affinamento.
Alta Langa Metodo Classico
Propago Blanc de Blancs Extra Brut Millesimato 2019
Presenta una schiuma soffice, cremosa, chiara e persistente. All’olfatto predominano lime, ananas, papaya, pompelmo, pesca bianca, ricordi di pasticceria, gardenia e minosa. L’ingresso in bocca è ampio, la bolla si intreccia nel profilo gustativo per poi raccordarsi in chiusura nella lunga persistenza agrumata, di ananas e lime. Interessante il dosaggio che al gusto si direbbe di maggiore entità rispetto al dichiarato in scheda vino.
Zero de Saignée Riserva pas dosè Millesimato 2017
Color buccia di cipolla tenue con perlage soffice, persistente e fine. Il naso è elegante con nuances di nespola, susina e frutti di bosco in fase di maturazione, torta di mele, frutto della passione, mango. Sorso rotondo, con gentile pungenza, mentre la persistenza, di buon livello, resta sempre coerente con quanto già percepito all’olfatto su frutti di bosco. Sapida Chiusura.
Oudeis Alta Langa Rosè de Saignée Brut Millesimato 2019
Brillante buccia di cipolla con perlage fine, continuo e copioso. Al naso fragolina, amarena e ribes, rosa, gelée ai frutti bi bosco su ricordi di panetteria. Sorso con perlage presente ma gentile, rimandi di frutti di bosco e fresca chiusura su note di fragolina.
Alta Langa Zero Pas Dosé Millesimato 2017
Giallo paglierino con perlage fine e di media portata. Mela cotta, pesca succosa e note burrose al naso portano verso un sorso pieno e ottimamente integrato con l’effervescenza. Pompelmo e melone giallo fanno da cornice ad un fresco svolgersi, verso il lungo e sapido finale di bocca.
Il nebbiolo
Picotener Langhe Nebbiolo 2021
Limpido rosso rubino. Naso fine e immediato, ciliegia e amarena matura, fiori di viola e di rosa freschi, dolci speziature di cannella e pepe bianco. Sorso caldo e avvolgente, fresco, con tannini in evidenza e in attesa di maggiore integrazione. Sul finale, di media lunghezza riemerge un sottofondo fruttato.
“Attitudine Piemontese“
L’ Attitudine Piemontese deriva essenzialmente dalla grande povertà che sino dalle metà del ‘900 colpiva la regione. Tempo e dedizione, rispetto per la natura e attenzione per i dettagli furono investiti per ottenere il massimo dai doni naturali che i Piemontesi trovarono nel loro territorio. Dal 1878 Enrico Serafino si definisce piena espressione dell’Attitudine Piemontese: tempo, rispetto, complessità e artigianalità.
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