La prima fiera mercato in Italia interamente dedicata ai produttori e vini esteri.
Si è da poco conclusa la seconda edizione di Eno Mundus 2022, una due giorni dedicata ai soli vini esteri, abbinati a prodotti gastronomici di nicchia. In questa mostra mercato, tutto quello che si assaggia può essere acquistato immediatamente, formula che ha allietato molti visitatori e addetti del settore.
La meravigliosa cornice del Salone Michelangelo, all’interno dell’Hotel Albani di Firenze, si è tinta di rosa, dando spazio ad un evento ideato e organizzato da sole donne, con quel tocco di raffinatezza e programmazione mirata al puro Business.
Si, Firenze, città scelta dall’export Manager Olfa Haniche per cultura e storia nazionale, per la simbologia che rappresenta la cittadina, ma soprattutto perché identifica un luogo di incontro, crocevia di proclami, di vittorie, di arte, bellezza e condivisione.
Preziosi momenti di approfondimento e scambio, direttamente coi produttori durante l’assaggio nei banchi, le cui produzioni parlano di territori, di persone, di ricerca dell’equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, di sensorialità, di vite.
Come nasce Eno Mundus
L’ ideatrice di questo evento, che ha basi progettuali di B2B e B2C, è Olfa Haniche: Sommelier dell’Associazione Nazionale Sommelier Italiani, Export Manager di cantine vinicole italiane all’estero e consulente per importatori/distributori nazionali di vini esteri.
Questa manifestazione è nata a seguito della grande richiesta di vini esteri in Italia degli ultimi anni, con lo scopo di divulgare, fare conoscere e degustare vini di produttori provenienti da oltre 10 Paesi stranieri.
Le masterclass di Eno Mundus 2022
Abbiamo partecipato, nella giornata di lunedì 14 novembre, alle interessanti e particolari master class proposte da Olfa Haniche e Carol Agostini (commissario internazionale enologico, titolare dell’Agenzia FoodandWineAngels e Editrice di Papillae Magazine) e rivolte esclusivamente a operatori HO.RE.CA e settore stampa.
Hatzidakis Winery
La prima masterclass, condotta da Haris Papandreou, Segretario del Consolato Onorario della Grecia a Firenze, ha avuto come protagonisti i vini dell’azienda Hatzidakis Winery di Konstantina Chryssou.
La viticultura Greca vanta la sua prima denominazione nel 1996, il principale vitigno autoctono e locomotore della produzione è l’Assyrtiko. I vigneti dell’azienda Hatzidakis Winery si trovano a Santorini, la maggior parte nella regione di Pyrgos Kallistis, e sono posizionati a un’altitudine di 100-300 metri con orientamento sud-est.
Tutta la produzione è biologica e, grazie alla presenza di suoli sabbiosi, l’assenza di fillossera permette la messa a dimora di piante autoradicanti utilizzando i rami stessi come moltiplicatori.
La degustazione è stata accompagnata dai formaggi scelti appositamente da “Le Direzioni del Gusto”; un’azienda nata da Carletto Donzelli con l’obiettivo di intraprendere un viaggio alla scoperta dei sapori, colori ed emozioni abbinando tradizione e innovazione culinaria.
Apre la batteria “Santorini Familia Pdo Santorini Assyrtiko 100%”, ottenuto da vigne con un età che varia da 15 a 100 anni. Si vendemmia dal primo di agosto e si producono circa 20.000 bottiglie.
Un Vino bianco, ideale per l’affinamento in bottiglia, con piacevoli note agrumate e dinamica acidità: interessante da provare con ricette a base di carciofi. Lo abbiamo gustato in abbinamento con formaggio di latte vaccino con noci e zafferano.
Per il secondo calice, “Aidani Pgi Cyclades Aidani 100%”, prodotto in circa 4.700 bottiglie, lo spettro gusto-olfattivo appare più spostato su note di gelsomino e zagara, con rimandi di mela verde. Proposto in abbinamento con una focaccia crescia marchigiana.
Nel versante dei rossi, in abbinamento con un classico “prosciutto e focaccia”, “Mavrotragano Pgi Cyclades Mavrotragano 100%”: ci ha colpito per i sentori che rimandano a vitigni come la Barbera o la Croatina, ma con differenti doti di corpo e freschezza. Viene prodotto con almeno il 98% di viti ultracentenarie in circa 7.750 bottiglie.
A conclusione, Vinsanto 16 anni invecchiato in botti di rovere “Dop Santorini Vino Bianco naturalmente dolce Assyrtiko 80% Aidani 20%”. Olfattivo vellutato su note di frutta candita, miele e scorza d’arancia, accarezza il palato con la sua dolcezza ben accompagnata da pronta acidità. Prodotto con uve stramature vendemmiate nel 2004 in circa 6.000 bottiglie, ci è stato proposto in abbinamento con pralina di gorgonzola con cacao e miele.
Acque di lusso
La seconda masterclass, condotta dal Presidente AUR’A Emanuele Murrone e da Carol Agostini, ha avuto come protagoniste le acque di lusso di AUR’A Gold Water Italy, e Lofoten Arctic Water seguite dalla presentazione dei corsi Acque Minerali Academy APS.
ACQUA LOFOTEN ARTIC (Norvegia) Lofoten Arctic Water
Un marchio premium di acqua in bottiglia proveniente dal paradiso della natura, le isole Lofoten nel nord della Norvegia. L’arcipelago costruisce un’alta parete di montagne e scogliere, creando un paesaggio da sogno di aspre cime montuose che si ergono direttamente dal mare.
Famose per la loro bellezza naturale, aria fresca, acqua pura e natura incontaminata, le Lofoten offrono paesaggi montani mozzafiato, che contrastano con fiordi profondi, insenature riparate e tratti di spiaggia vergine.
Lofoten Arctic Water è minimamente mineralizzata (solo 24 ml/g di Residuo Fisso), viene proposta sia in versione still che sparkling e ricorda la freschezza e la leggerezza della neve, con sorso gentile ed equilibrato.
ACQUA AUR’A – (ROMANIA) Lofoten Arctic Water
Unica al mondo per le sue proprietà viene imbottigliata ai piedi del Cracul de Aur nelle montagne del Banat, in località Ocna de Fier, Caras-Severin in Romania.
Aur’a è un’acqua di lusso che contiene colloidi naturali sia d’oro che d’argento, oltre ad elementi chimici della natura perfettamente dosati. È alcalina: il ph di 8,3 è la prima indicazione che certifica le proprietà dell’acqua AUR’A, l’alcalinità è la garanzia di una corretta idratazione del corpo umano. Viene imbottigliata solo in vetro: l’imballaggio più sicuro per qualsiasi alimento o bevanda.
Non contiene batteri, materie organiche, metalli pesanti e nessuna concentrazione di nitriti e nitrati. Proviene da una zona senza attività industriali o agricole, a centinaia di chilometri di distanza da possibili fonti di inquinamento.
Anche Aur’à viene proposta sia in versione Still che sparkling: sottile ed elegante, ha come punti di forza la naturalezza della sua fonte, il suo gusto e la morbidezza del sorso.
L’associazione Acque Minerali Academy Aps
Nata da un’idea presso l’università della Calabria nel 2017, ha come scopo principale quello di favorire la conoscenza di un importante risorsa: le acque minerali.
Come parte integrante della nostra alimentazione, lo studio e la ricerca delle acque internazionali è finalizzata alla promozione e al giusto abbinamento, sviluppando gli aspetti scientifici, alimentari e nutrizionali correlati a questo “elemento/alimento”.
Con il diploma rilasciato si diventa “hydrosommelier”; un esperto qualificato e certificato, capace di consigliare non solo le proprietà dei minerali più adatte all’esigenze del momento o quelle individuali, ma anche il giusto abbinamento cibo/acqua.
Bolline di Francia Champagne de Vignerons
L’ultima masterclass della giornata ha visto protagoniste le bollicine francesi di MB Bollicine di Francia, condotta da Marco Maini, Stefano Bazzoni e Carol Agostini.
Marco e Stefano dopo anni di esperienza e passione hanno selezionato i loro “vignerons” e si sono specializzati nell’importazione e distribuzione di champagne di altissimo pregio. La loro filosofia aziendale si incentra sulla ricerca di piccole aziende familiari che producono con estrema qualità, serietà e continuità nel corso del tempo.
Si tratta di un approccio molto rigoroso, che rifiuta le mode e che li ha portati verso l’importazione di prodotti a volte molto rari e prestigiosi spesso di piccolissimo mercato ricercati da coloro che aspirano a prodotti d’eccellenza.
Champagne Noël Bazin
Il villaggio di Villers-Marmery si trova sul versante orientale della collina della Montagne de Reims. I suoi vigneti sono costituiti da pendii esposti a est sulla Montagne de Reims e sono completamente dominati dallo Chardonnay.
Il terreno è caratterizzato da gesso mescolato a ghiaia, dove lo chardonnay dà vita a vini sodi, fioriti e minerali. In alcuni vigneti, sopra lo strato gessoso, ci sono limo o argilla marrone, conferendo ulteriore potenza e carattere.
In questi terreni Monsieur Noel e Madame Magali Bazin peossiedono e gestiscono Champagne Noel Bazin, una Maison di Récoltant Manipulant (R.M.). Fautore della vinificazione parcellare, Monsieur Noel (nella sua proprietà ci sono 20 parcelle) tende ad esprimere l’identità, la diversità e la tipicità di ogni territorio.
Brut Nature Blanc de Blancs Millésime 2017 La Révélation
Chardonnay in purezza della Montagne de Reims, 100% vendemmia 2017 da un vigneto di 50 anni “Les Basses Alouettes”, dosaggio zero, permanenza sui lieviti: minimo 48 mesi. Dal color oro, con perlage fine e persistente, apre su note floreali e tocchi agrumati, che presto vengono accostati da burro e pasticceria. Sorso agile e fresco, di piacevole eleganza, con lunga chiusura sapida.
Brut en fût Blanc de Blancs l’Étonnante
100% Chardonnay di Villers-Marmery, raccolto nel 2015 e affinato in botti di rovere per 12 mesi, dosaggio: 8g/l. Il 10% della couvée è sottoposta a metodo Solera, sosta almeno 60 mesi sui lieviti. La bolla, fine ed elegante, sale copiosa nel luminoso giallo dorato. Naso intenso e variegato su note di frutta candita, miele d’acacia, zenzero, sbuffi eterei e di panetteria. La bocca è caleidoscopica, passando dall’agrume percepito al naso fino alla chiusura “gessosa” ed estremamente fine ed elegante.
Champagne Mangin Et Fils Leuvrigny
Frazione “Le Chêne La Reine” vicino a Leuvrigny, è qua che la storia di Mangin et Fils prende vita. All’epoca, Gabriel e Fernande, produttori di vini rossi, destinavano il loro lavoro al “bistrot” di famiglia. Successivamente la produzione inizia a spostarsi verso uve destinate a rifornire grandi case di Champagne: la casa Krug in particolare.
I figli, René e Andrée (la seconda generazione), cessano l’attività di bistrot e la commercializzazione di vini rossi per dedicarsi esclusivamente alla produzione di Champagne: nasce così lo Champagne Mangin-Bertrand.
Oggi, Champagne Mangin et Fils, gestito da Cédric Mangin (quarta generazione) è un’azienda familiare con quattro dipendenti a tempo pieno.
Brut nature
100% Meunier, non dosato, sosta per minimo 36 mesi sui lieviti. Medaglia d’oro al Concorso Mondiale Femminile 2022, questo champagne presenta una schiuma persistente alimentata da un perlage generoso e fine. Lucente paglierino, con riflessi dorati, accompagna il degustatore in un susseguirsi di sentori che spaziano dalla mela cotogna al pompelmo dal caprifoglio al biancospino, da note pasticcere a ricordi di vermouth e chinotto. Vivace nel sorso ricalca il floreale sfumando sulla pulita chiusura.
Millésime
Vendemmia 2018, 100% Meunier, dosaggio 10g/l, invecchiato per un minimo di 5 anni sui lieviti in cantina. Prodotto in un numero limitato di bottiglie, si presenta nel bicchiere con screzi verdolini e perlage fine e incessante. Pompelmo, limone e sbuffi di vaniglia si mescolano con note di verbena. Sorso delicato, con ottima corrispondenza naso-bocca. Persistente e longevo.
Champagne Perron Beauvineau
La casa di Champagne PERRON-BEAUVINEAU è un’azienda familiare, con sede a Meurville, nella Côte des Bar. René PERRON, (nato nel 1901 e appartenente a una famiglia di viticoltori, dalla regione della Borgogna, spostatasi gradualmente verso nord), è il primo della linea PERRON, che vivrà a Meurville, nel cuore della “Côte des Bar”.
PERRON-BEAUVINEAU sostiene con forza la coltivazione naturale delle viti preservando così l’ecosistema dove queste ultime si sviluppano e crescono. Non usa insetticidi ma pratica la “confusione sessuale”, inibendo la proliferazione dei parassiti.
Couvé Prestige Minor Villa Millésime 2004
40% Chardonnay; 40% Pinot Noir; 20% Pinot Meunier, dosaggio di 8 gr/l. Sosta sui lieviti per 16 anni e il remuage viene svolto solo manualmente. Il colore è un brillante giallo dorato, con un’effervescenza spumosa e finissima. Le evoluzioni si fanno subito notare con nuances di liquirizia, zagara, biscotto al burro, frutta candita e cioccolato, rimandi tostati e affumicati. Il sorso accarezza il palato portando il degustatore verso un finale minerale che sembra infinito.
Cuvée Abraham, Vieilles Vignes, Millésime 2004
Prodotta da Vieilles Vignes, con un’età media di 46 anni e mezzo, la cuvée Abraham è stata vendemmiata al 100% nel 2004. La couvée è composta per il 34% da Pinot Nero, per il 33% da Chardonnay e per il 33% da Pinot Meunier. Sosta sui lieviti, remuage e dosaggio invariati rispetto al Minor Villa. Il fine ed elegante perlage, illumina il bevante. Lucenti screzi giallo dorato fanno da cornice ad un ventaglio olfattivo carico di appeal. Mela renetta, limone, bergamotto, melissa, fanno da contorno a sentori ben più complessi come note iodate, minerali e balsamice, pietra focaia, fino a sbuffi di Sherry. Sorso dotato di piacevole morbidezza, pasticceria secca, miele e frutta candita restano a lungo dopo la deglutizione, completati da una scia balsamica e tostata.
Finisce così il nostro viaggio alla scoperta di Eno Mundus, appuntamento quindi alla terza edizione, sicuramente con tantissime altre sorprese.
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