Tre diversi versanti della denominazione, per raccontare differenti espressioni di Brunello di Montalcino.
La storia di Val di Suga inizia nel 1969 con l’acquisto di terreni agricoli situati a nord di Montalcino e lo sviluppo di un’infrastruttura produttiva e commerciale. Questi terreni, inizialmente dedicati alla coltivazione di foraggio, vengono gradualmente trasformati in vigneti.
Nel 1982, la cantina compie un passo decisivo iniziando la produzione di vino dotandosi di una propria struttura di vinificazione.
L’arrivo del Gruppo Angelini (1994) ha poi contribuito a far entrare Val di Suga in una dimensione nuova, suggerendo una naturale rilettura interna e proiettandosi verso un nuovo obiettivo, ovvero alzare il livello qualitativo dei vini grazie ad una ristrutturazione aziendale mirata a valorizzare la filosofia produttiva: stile classico, fresco e basato sulle selezioni di vigneto.
Val di Suga presenta in anteprima l’annata 2020 dei suoi Brunello di Montalcino, provenienti da tre esposizioni, con realtà geologiche e terreni che restituiscono vini che rappresentano interpretazioni dissimili di Sangiovese, a testimonianza del valore di questi territori, i tre grandi cru.
Ognuno dei tre Brunello di Montalcino da vigna – il “nordico” Vigna del Lago, il “mediterraneo” Vigna Spuntali, il “camaleontico” Poggio al Granchio -, presenta in wtichetta un’illustrazione diversa che ritrae il vigneto, a sottolineare che, seppur parte di un progetto che si basa su una visione comune, ogni vino presenta un proprio racconto personale.
Tre stili diversi per concentrazione, eleganza e intensità, dal sapiente dosaggio del legno e dal prezioso affinamento in bottiglia.
Negli ultimi 10 anni si sono ridotte le barrique in favore di botti da 25 e 50 ettolitri.
Nel vigneto, si rivitalizzano i suoli con tecniche di sovescio, concimazioni organiche e un approccio che rasenta la biodinamica.
Lavori di studio e ricerca volti all’ottenimento della migliore precisione e pulizia possibile: vini freschi, specchio dell’annata e dell’uomo che sa come leggerla prima che interpretarla.
“La nostra volontà è quella di valorizzare i singoli terreni e le peculiarità territoriali delle varie zone” spiega l’enologo Pietro Riccobono che continua “Val di Suga, ha visto negli ultimi anni significativi investimenti sia in cantina che nei vigneti, con l’obiettivo di potenziare le caratteristiche uniche dei diversi terroir. Questo approccio viene sicuramente supportato da un vitigno eclettico come il Sangiovese che si adatta in modo straordinario ai diversi tipi di suolo, mettendone in luce sia i pregi che le eventuali imperfezioni, e rendendo così ogni espressione del vino profondamente legata al territorio di origine.”
L’Annata 2020
L’annata 2020 si colloca in un contesto climatico particolarmente caldo e asciutto, evidenziando l’eccezionale adattabilità del Sangiovese. Tutto questo ha permesso di ottenere un vino particolarmente elegante, in grado di esprimere al meglio le caratteristiche del territorio e del vitigno.
La Degustazione
Non si poteva chiedere di meglio che degustare i Brunello di Montalcino Val di Suga nel capoluogo toscano. Azzeccatissima location l’Hotel Four Seasons di Firenze, dove in una sala riservata e dalla ottima atmosfera la stampa si è confrontata assieme ai produttori su caratteristiche e abbinamenti.
Val di Suga, Brunello di Montalcino Cru Vigna del Lago DOCG, 2020
Influenzato dal versante Nord-Est e dalle caratteristiche del terroir, Vigna del Lago si è dimostrato il giusto taglio interpretativo per sposarsi ai piatti proposti.
Fine, leggero, elegante, sapido e dal carattere che strizza l’occhio ai mercati internazionali ha ottimamente accompagnato una francesina di manzo con cipolla in agrodolce e radicchio rosso
Val di Suga, Brunello di Montalcino Cru Poggio al Granchio DOCG, 2020
Posizionato nel versante Sud-Est, il Brunello di Montalcino Poggio al Granchio è influenzato dal vicino Monte Amiata e da un clima più Continentale, caldo e con elevata escursione termica.
Suoli caratterizzati da scisti galestrosi, caratteristici di questo versante della Denominazione.
Un Brunello più tipico, dal carattere deciso con netti richiami alla territorialità e al rapporto con il vitigno, con grande corpo, profondità e vivacità.
Val di Suga, Brunello di Montalcino Cru Vigna Spuntali DOCG, 2019
Proposto dopo un ulteriore anno di affinamento in bottiglia, si distingue per freschezza e vivacità, accompagnate da grande complessità e un significativo potenziale di invecchiamento.
Posizionato sul versante sud-ovest, il Brunello di Montalcino Vigna Spuntali si presenta voluminoso ma leggero.
Dalla struttura complessa ha tannini fini e setosi, per una sensazione vellutata e di grande eleganza. Questo equilibrio arricchisce il profilo gustativo, regalando ampiezza senza mai appesantire.
Si posiziona idealmente a metà strada rispetto alle due interpretazioni precedenti, un vino aristocratico, dalle molteplici sfaccettature gustative che ben ha saputo accompagnare un filetto di manzo in crosta con terrina di patate, cavolo nero, salsa d’arrosto e tartufo nero.
Angelini Wines&Estates
Angelini Wines&Estates è di proprietà di Angelini Industries ed è composto da sei cantine, per un totale 460 ettari vitati e una produzione complessiva di circa 4 milioni di bottiglie l’anno. Le sei azienda si trovano: in Veneto (Bertani), in Friuli (Puiatti), a Montalcino (Val di Suga), a Montepulciano (Tenuta Trerose), nel Chianti Classico (San Leonino) e nelle Marche (Fazi Battaglia).
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