Una nuova espressione del Metodo Classico piemontese.
Cuvage, prestigiosa maison spumantistica di Acqui Terme, è lieta di annunciare il lancio della nuova annata del suo Alta Langa DOCG. Uno spumante che incarna l’apice di un percorso enologico che affonda le radici nell’Ottocento e celebra l’eccellenza della tradizione piemontese.
L’Alta Langa DOCG 2020 è ottenuto da un sapiente blend di Pinot Nero e Chardonnay, vitigni che donano eleganza e complessità a questa etichetta. Le uve provengono da 6 ettari di vigneti selezionati, situati tra Strevi e Castino, a un’altitudine di 450 metri sul livello del mare, su terreni composti da marne grigio-biancastre ad alta componente calcarea. Queste caratteristiche conferiscono struttura e intensità minerale, elementi chiave per esprimere la visione moderna di Cuvage.
L’annata 2020
L’annata 2020 è iniziata con un inverno mite, seguito da un inizio primavera soleggiato con scarse precipitazioni. Le piogge significative di maggio e giugno hanno rallentato la crescita vegetativa, permettendo un’evoluzione equilibrata del ciclo vegetativo nel resto della stagione. La vendemmia ha avuto inizio il 21 agosto, con uve perfettamente sane e un bilanciamento ideale tra maturità e acidità, elementi che hanno dato vita a un millesimo caratterizzato da aromi intensi e grande eleganza.
Vinificazione
Le uve, raccolte manualmente e riposte in cassette, sono state sottoposte a una pressatura soffice con separazione delle frazioni di mosto. Dopo una decantazione statica a freddo e una leggera chiarificazione, il mosto ha fermentato grazie a lieviti selezionati. Le cuvée hanno affinato in acciaio per sette mesi sui lieviti. In aprile si è svolta la fase di tirage, preparando il vino alla seconda fermentazione in bottiglia, dove è rimasto sui lieviti per oltre 30 mesi. La sboccatura è avvenuta à la glace, seguita da un ulteriore affinamento in bottiglia di almeno tre mesi prima della commercializzazione.
Alta Langa Cuvage DOCG 2020
L’Alta Langa Cuvage 2020 si presenta con un elegante color giallo paglierino dai riflessi dorati. Al naso, offre note di crosta di pane e una raffinata mineralità che ricorda la pietra focaia. Al palato, si rivela complesso e strutturato, con un perlage fine e persistente. Ottimo in abbinamento con piatti di carne cruda, tempura, frutti di mare, verdure dal sapore deciso, tartufo bianco e formaggi stagionati.
Fonte Well Com
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