Alla vigilia di Vinitaly 2025, in attesa di incontri istituzionali, degustazioni tecniche e passeggiate tra i padiglioni, c’è stato spazio anche per un momento di raffinata leggerezza: l’aperitivo ospitato presso il suggestivo Vin Santo Caffè di Verona con Cantina Moser. Un’occasione speciale per incontrare i protagonisti di una delle realtà del panorama trentino e brindare con alcune delle migliori bollicine Trentodoc.
Nel cuore della città scaligera, tra atmosfere accoglienti e un pubblico selezionato di operatori del settore e giornalisti, si sono stappate etichette iconiche della maison Moser: dal vibrante 51,151, che celebra lo storico Record dell’Ora di Francesco Moser, al Brut Nature 2018, fino al Warth Riesling Renano 2022, espressione raffinata del Riesling di montagna.
L’abbinamento con finger food studiati per esaltare la verticalità e la freschezza dei vini ha reso l’aperitivo un perfetto momento di sintesi tra territorio, storia e innovazione.

Una storia di famiglia che nasce dalla terra
Fondata nel 1979 da Francesco e Diego Moser, la cantina affonda le proprie radici nella Valle di Cembra, culla della viticoltura eroica trentina. Nata da una visione profondamente legata al territorio e alla cultura contadina, l’azienda ha saputo evolversi nel tempo senza mai perdere il legame con le proprie origini.
Con l’ingresso di Carlo Moser nel 2011, la realtà familiare ha intrapreso un percorso di forte crescita qualitativa e riconoscibilità, puntando in particolare sul Metodo Classico.

Oggi la guida dell’azienda è affidata a Carlo e Matteo Moser, due anime complementari: Carlo, con una visione internazionale e imprenditoriale, e Matteo, enologo di grande sensibilità, che ha dato forma a uno stile enologico personale, sempre orientato all’eccellenza.
Terroir e Metodo Classico
I vigneti di Moser si estendono dai terrazzamenti vertiginosi della Valle di Cembra (tra i 400 e i 700 metri) fino alla storica tenuta di Maso Warth, sulle colline a nord di Trento. Qui, su suoli calcarei e porfirici e grazie a escursioni termiche marcate, nascono uve capaci di esprimere grande eleganza, acidità e mineralità.

Il Metodo Classico Trentodoc rappresenta oggi il fiore all’occhiello della produzione: il 51,151, il Rosé Extra Brut, il Brut Nature, il Blauen Blanc de Noirs e la prestigiosa Tracce Riserva 2011 sono espressioni diverse dello stesso filo conduttore: rispetto per la materia prima, affinamenti lunghi sui lieviti, e una visione stilistica chiara, netta, pulita.
Accanto a queste bollicine, la linea Warth propone vini fermi che riflettono la diversità dei suoli e delle altitudini: dai bianchi aromatici come Gewurztraminer, Riesling e Sauvignon Blanc ai rossi territoriali come Teroldego e Lagrein, vinificati con attenzione e rispetto delle tradizioni locali.

L’aperitivo al Vin Santo Caffè non è stato solo una piacevole serata pre fiera lontana dai ritmi frenetici di Vinitaly, ma un vero e proprio racconto di passione, ricerca e territorio.
Moser si conferma una cantina capace di coniugare sapientemente memoria e visione, tecnica e artigianalità, in un bicchiere che sa sempre di Trentino, ma guarda al mondo.
Un grazie speciale a tutto il team del Vin Santo Caffè per l’accoglienza e l’eleganza con cui è stato organizzato l’evento, e naturalmente alla famiglia Moser per averci fatto entrare nel cuore della loro storia, una storia che continua a scrivere nuove pagine… una bollicina alla volta.
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