Dal vigneto Casetto l’espressione più autentica del Sangiovese nel Chianti Classico secondo Famiglia Cecchi, con una verticale per apprezzarne evoluzione e longevità.
Villa Rosa, la tenuta di Famiglia Cecchi immersa nelle colline di Castellina in Chianti, è lieta di presentare la degustazione verticale di cinque annate – 2020, 2019, 2017, 2016 e 2015 – del Chianti Classico DOCG Gran Selezione.
Questa verticale non è solo un viaggio alla scoperta dell’evoluzione e della longevità del vino nel tempo, ma soprattutto un omaggio all’espressività del vigneto Casetto, il più vocato della tenuta. Dal 2015, anno di acquisizione di Villa Rosa, ogni annata rappresenta una ricerca costante dell’identità più autentica del Sangiovese.
È una scommessa ambiziosa, quella di lavorare su un terroir già riconosciuto per la qualità straordinaria dei suoi vini, con l’obiettivo di esaltare ogni sfumatura del Sangiovese, puntando sempre all’eccellenza che distingue questa zona storica.
Andrea Cecchi, quarta generazione alla guida di Cecchi e delle Tenute della famiglia Cecchi, racconta:
“La scelta di acquistare Villa Rosa nel 2015 è stata per me determinante, dovuta soprattutto all’istituzione della Gran Selezione, come punta della piramide qualitativa, da parte del Consorzio. Sentivo la necessità di produrre il miglior Sangiovese, autentico e longevo, e ho scelto terreni particolarmente vocati per realizzare una vera espressione del nostro territorio. Abbiamo compreso che la versione più fine, elegante e persistente del nostro Sangiovese proviene dalle uve del vigneto Casetto. Per questo, abbiamo deciso di concentrare la produzione al 100% su questo vigneto, con una parcellizzazione che destina solo il meglio alle bottiglie di Gran Selezione. In questi anni, abbiamo puntato tutto sulla valorizzazione del terroir, limitando gli interventi in cantina.”
La Gran Selezione di Villa Rosa incarna la profonda connessione tra il Sangiovese e il territorio del Chianti Classico, trovando nel vigneto Casetto un ambiente ottimale per questa varietà. Situato a 425 metri di altitudine e con un’esposizione a ovest, il vigneto beneficia di un microclima unico, ideale per la maturazione del Sangiovese.
Inoltre, è situato all’interno della storica cipresseta di Sant’Agnese, la quale non solo conferisce una cornice suggestiva, ma gioca un ruolo fondamentale come mitigatore climatico, proteggendo il vigneto dall’eccessivo caldo estivo e bilanciando le escursioni termiche. Il suolo, ricco di alberese e galestro, dona complessità e mineralità, permettendo la produzione di un vino elegante e persistente.
“Il processo di vinificazione è rimasto sostanzialmente invariato nel tempo, perché riteniamo che non sia necessario intervenire pesantemente in cantina, ma piuttosto saper interpretare la vigna. Ogni annata è diversa e per questo è una sfida, ma anche una nuova opportunità per lasciare che il vigneto e il Sangiovese parlino da soli. La nostra visione è quella di ascoltare la vigna, capire il momento giusto per raccogliere e ottenere l’espressione più autentica della nostra uva.” – spiega Miria Bracali, l’enologa di Villa Rosa.
Andamento climatico e note di degustazione
- Annata 2015 – Condizioni climatiche molto regolari, con un inverno freddo e asciutto, una primavera umida e un’estate calda con ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte, culminata ad agosto con piogge che hanno ottimizzato la maturazione del Sangiovese. La 2015 si distingue per il suo bouquet intenso di ciliegia in alcol e spezie, con un palato verticale, tannini vibranti e un’eccellente persistenza.
- Annata 2016 – Caratterizzata da un autunno e un inverno miti e poco piovosi, seguiti da una primavera soleggiata che ha anticipato il germogliamento (di circa 8-10 giorni rispetto alla media storica). L’estate è stata calda e asciutta, con condizioni di vendemmia regolari che hanno favorito una maturazione ideale per il Sangiovese che ha dato vita a un vino complesso e armonico, con un bouquet di frutta rossa e sentori tostati, tannini morbidi e vellutati che conferiscono eleganza, grande identità e persistenza gustativa.
- Annata 2017 – Un’annata caratterizzata da un inverno e una primavera miti, che hanno portato a un germogliamento precoce. Negli ultimi giorni di aprile si è verificato un abbassamento delle temperature, causando una lieve riduzione della produzione. Dopo un’estate secca e calda, le piogge di settembre hanno contribuito a riequilibrare il ciclo vegetativo della vite, assicurando una buona maturazione. La 2017 si presenta equilibrata, con tannini ben integrati e un finale fresco e sapido.
- Annata 2019 – Dopo un inverno freddo e una primavera caratterizzata da frequenti piogge, il 2019 ha visto un’estate moderata con temperature costanti, ideale per una maturazione lenta e ottimale. Ne risulta un vino ricco, con aromi intensi di ciliegia sotto spirito, amarena e note speziate. Al palato, è elegante, fresco e avvolgente, con tannini ben integrati e una vivace acidità.
- Annata 2020 – Contraddistinta da una primavera fresca e piogge regolari, l’estate del 2020 è stata calda e lunga con marcate escursioni termiche giorno-notte. Questa combinazione ha favorito la maturazione ideale del Sangiovese, donando alla Gran Selezione un profilo aromatico fresco e floreale, con note di frutta rossa e un finale lungo, sapido e persistente.
Vinificazione e affinamento
In ciascuna delle annate, le uve vengono raccolte a mano e selezionate meticolosamente, con una doppia cernita per assicurare la massima qualità. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio, seguita da una macerazione di circa due settimane.
L’affinamento ha previsto un periodo di 18 mesi in tonneaux e 12 mesi in vasche di cemento per le annate 2020, 2019 e 2017, mentre per le vendemmie 2016 e 2015 il vino è stato affinato per 15 mesi in tonneaux e 3 mesi in cemento.
Fonte Well Com
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