Giovane, fresco, contemporaneo. Il 31 ottobre arriva sulle tavole il Falò di Lungarotti, vino rosso a base di Sangiovese e Merlot prodotto con le uve della vendemmia che si è appena conclusa.

Nato a metà degli anni ’80, il Falò si distingue per la sua “spregiudicata” gioventù e freschezza.

Un vino che al naso richiama il profumo dell’uva appena raccolta e sentori di fragola e amarena; al gusto è fresco, vivace con un’acidità ben bilanciata e tannini passanti e gradevoli che lo rendono piacevolmente morbido. Ideale da servire anche fresco di frigo, è un vino leggero e amabile che incontra i gusti delle nuove generazioni.

Falò di Lungarotti

Il nome Falò è stato inventato da Maria Grazia Lungarotti, moglie di Giorgio, fondatore della storica cantina umbra, e si ispira ai fuochi propiziatori che ancora oggi vengono accesi nei campi di Torgiano, in primavera, con i sarmenti della potatura.

Il Falò è la scelta giusta per un aperitivo tra amici, per accompagnare le caldarroste, ma anche pietanze alla brace e piatti a base di pesce, soprattutto se cotti nella salsa di pomodoro.

Fonte ZEDCOMM


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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