Costaripa, capostipite e punto di riferimento nella produzione di Metodo Classico nel territorio della Valtenesi, presenta il bilancio della vendemmia 2024.
Un’annata complessa, segnata da condizioni meteorologiche avverse, che, per mantenere l’elevato standard qualitativo, ha richiesto interventi incisivi, rari e mirati.
Grazie all’attenzione nelle tempistiche di raccolta e all’esperienza maturata negli anni, Costaripa ha trasformato le sfide climatiche in opportunità esperienziale per mantenere l’espressione raffinata e di qualità dei propri vini.
“Le piogge torrenziali che abbiamo avuto fino a metà giugno – racconta Mattia Vezzola patron dell’azienda – sono state seguite poi da un periodo di circa sei settimane con temperature molto elevate e fattori che in alcuni casi hanno determinato un inizio di forte stress idrico. A complicare ulteriormente la situazione, l’ultima decade di settembre ha visto il ritorno di piogge significative accompagnate da un abbassamento delle temperature notturne fino a 12°C.”
Di conseguenza, le viti su terreni a prevalenza argillosa, più capaci di trattenere un normale patrimonio idrico, hanno mostrato una migliore capacità di resistere allo stress. Al contrario, le parcelle coltivate su suoli più ghiaiosi hanno subito un maggiore impatto, con effetti visibili sul vigore e sulla resa.
“Solo la vendemmia manuale e la capacità di individuare il momento ideale per la raccolta si sono rivelati fattori determinanti per garantire la qualità dell’annata 2024. Abbiamo lavorato sull’analisi degli indici di maturazione, monitorando costantemente l’equilibrio tra acidità e zuccheri, nonché i parametri fenologici, per definire con precisione la finestra ottimale di raccolta, al fine di preservare l’integrità aromatica delle uve.”
Mattia Vezzola chiude ricordando che solo il vivere in simbiosi mutualistica per decenni con la propria viticoltura può costantemente migliorare la capacità interpretativa delle problematiche climatologiche in continuo cambiamento.
Per questo ricorda le parole di Denis Dubourdieu, secondo cui si può iniziare a parlare di vino con un minimo di competenza solo quando si è gestita almeno per cento anni la propria viticoltura: “noi dovremo aspettare ancora quattro anni ma Costaripa si sta avvicinando.”
Fonte AB Comunicazione
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