Alle Eolie, precisamente a Lipari, le uve della cantina siciliana promettono vini di spessore e pur sempre freschi e minerali.

La vendemmia 2024 di Tenuta di Castellaro, appena conclusa, ha senza esitazione superato le aspettative: nonostante un lieve calo di produzione dovuto alla siccità che ha afflitto la Sicilia nel corso dell’estate, le uve raccolte promettono vini di alta qualità, con concentrazioni aromatiche e strutture importanti sia per i bianchi che per i rossi.

Tenuta di Castellaro
Credit @Benedetto Tarantino

Rispetto alle ultime annate – spiega l’enologo di Tenuta di Castellaro Emiliano Falsinirintracceremo un filo di spessore in più nei vini, dovuto al lieve calo produttivo e al clima estivo asciutto e caldo. I vini si lasciano presagire più densi e ricchi, ma pur sempre connotati dalla mineralità e dalla freschezza che li contraddistingue”.

La vendemmia 2024 a Tenuta di Castellaro, così come nel resto della Sicilia, è stata caratterizzata da un andamento particolare, con un avvio anticipato – metà agosto – rispetto al solito a causa delle alte temperature, che hanno accelerato la maturazione delle uve, soprattutto per alcune varietà precoci come Pinot Nero e Moscato, per poi concludersi con la raccolta del Nero D’Avola e del Carricante.

Tenuta di Castellaro
Credit @Benedetto Tarantino

A Tenuta di Castellaro – commenta Massimo Lentsch, che ha dato origine alla cantina sull’isola di Lipari nel 2005 – anche quest’anno la terra ‘diventerà’ vino, al fine di far rivivere l’affascinante complessità e la forza ancestrale delle terre vulcaniche da cui nascono, a conferma di quel legame magico e indissolubile tra terroir e gusto”.

Tenuta di Castellaro: Lì dove il sole cala a picco sul mare e si trasmette la millenaria tradizione della coltivazione ad alberello, sorge su terreno vulcanico Tenuta di Castellaro, un monumento dedicato alla natura, alla cultura, al design.

Tenuta di Castellaro
Credit @Benedetto Tarantino

Il progetto enologico, strettamente legato all’ambito storico e paesaggistico, racconta un territorio unico come quello di Lipari, la principale delle isole Eolie.  Sono 24 ettari vitati per circa 70mila bottiglie l’anno e una moderna cantina all’avanguardia, oltre a un wine resort e al parco geominerario delle Cave di Caolino, ripulito e bonificato per metterlo a disposizione della collettività: Tenuta di Castellaro è una realtà unica e articolata, che vive da sempre un approccio naturale alla viticoltura, utilizzando tecniche biodinamiche e un’architettura sostenibile. 

Il fascino selvaggio di questo angolo di mondo, incontaminato, remoto e magnetico ha stregato Massimo Lentsch e Stefania Frattolillo, due imprenditori bergamaschi, che nel 2005 hanno deciso di far partire un grande progetto enologico e paesaggistico: preservare, valorizzare e far conoscere la bellezza di questo luogo, custodendone le tradizioni e le peculiarità, dando vita a vini realizzati da uve autoctone isolane, a partire dalla Malvasia delle Lipari e il Corinto Nero, che siano puro estratto di un territorio.

Fonte AB Comunicazione


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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