Nicodemi: “L’unione fa la forza, siamo stati la regione più colpita dai danni della peronospora con oltre il 70% di produzione 2023 persa, ben oltre il doppio rispetto alla media nazionale, ma con tutti gli attori aventi causa, ben 15 sigle, ci siamo battuti affinché le Istituzioni si attivassero per aiutarci a ripartire”.

“Vogliamo ringraziare il Ministro Francesco Lollobrigida ed il presidente della commissione Agricoltura Luca De Carlo per gli ultimi emendamenti inseriti nel DL Agricoltura volti integralmente a sostegno del nostro settore”, afferma Alessandro Nicodemi presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che – negli ultimi mesi – ha lavorato di squadra ed in maniera sinergica con Sindacati, Organizzazioni di produttori, Associazioni e Istituzioni del territorio per cercare di ottenere risposte concrete e aiuti per i viticoltori messi in ginocchio dalla peronospora.

Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo

“Fondamentale l’aumento del Fondo di Solidarietà Nazionale con ulteriori 30 milioni di euro, da aggiungere ai 17 milioni già previsti nel testo iniziale del decreto”, afferma il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, “uno stanziamento che va ad assicurare un sostegno finanziario per le nostre imprese, ma ancor più importante l’inserimento anche del calo di produzione primaria come requisito per accedere alla moratoria dei mutui, forse il provvedimento più atteso”. “Non credo che con questo DL avemmo potuto ottenere di più”, sottolinea Nicodemi, “tutti noi sappiamo che la coperta è corta, ma per la prima volta abbiamo agito compatti con tutta la filiera per vincere questa battaglia volta a dare una prima boccata d’ossigeno alle aziende vitivinicole regionali”.

Fonte ZEDCOMM


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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