L’azienda biologica più grande del Chianti Classico investirà ancora sulle micro vinificazioni da singola vigna, su nuovi progetti di hospitality e un’ enoturismo di qualità. Ottimi gli abbinamenti con i piatti proposti dallo Chef di Villa Cora Firenze per la presentazione ufficiale alla stampa.
Castello di Meleto presenta la nuova direzione, e i nuovi progetti. Accompagnati dal nuovo Presidente Stelano Ilari, il Direttore Francesco Montalbano e l’Enologo Giovanni Balli abbiamo degustato i vini che rappresentano le basi dell’azienda e il nuovo nato SIMBIONTE IGT TOSCANA BIANCO, Trebbiano e Malvasia Bianca Toscana dalle note agrumate, con rimandi di fiori bianchi, tostature di nocciola e pinoli, e dal sorso fresco ed elegante.
Francesco Montalbano alla guida di una realtà in costante crescita.
Valorizzazione delle singole vigne, creazione di una cantina all’avanguardia, sviluppo di un turismo da “wine resort”, conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e storico. Sono queste le linee guida che seguirà Francesco Montalbano, senese, classe 1980, nuovo direttore di Castello di Meleto (Gaiole in Chianti, SI).
Non un nuovo arrivo ma un ritorno gradito, dal momento che Montalbano aveva coperto il ruolo di direttore amministrativo fino al 2017.
Dopo le esperienze in Biondi Santi e nel mondo degli Spirits, torna con un nuovo bagaglio da mettere a disposizione di un’azienda divenuta un modello produttivo unico nel proprio genere.
<< Castello di Meleto è sempre rimasto nel mio cuore. – Afferma Montalbano. – Quando mi è stato chiesto di assumere la guida di una realtà che in questi anni è cresciuta molto, ho accettato con entusiasmo. Proseguiremo con ancora maggior impegno lo splendido lavoro impostato da Michele Contartese, che ringrazio e che stimo da sempre.>> Molti i progetti in fase di sviluppo.
Proseguirà l’impegno nella valorizzazione delle cinque sottozone vitate, Casi, Meleto, San Piero, Poggiarso e Moci, e delle singole selezioni di vigna. Un lavoro che si farà ancora più accurato grazie al rinnovamento della cantina, che unirà efficienza produttiva alla possibilità di organizzare visite e tour aperti al pubblico.
Un impegno importante è dedicato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale di Castello di Meleto. A maggio è prevista l’apertura della Torre Parabuio, luxury suite che prende nome dal vino più iconico dell’azienda. Situata in una delle torri del Castello, dotata di ogni confort, dalla vista mozzafiato alla Spa privata, segnerà un nuovo passo verso l’enoturismo di alto livello.
Sempre nell’ottica della valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale, a breve si concluderanno i lavori di restauro della Pieve di Spaltenna, che sarà riconsegnata agli abitanti di Gaiole in Chianti e a tutti i visitatori che vorranno scoprire questa splendida chiesa dell’XI secolo.
È Stefano Ilari il nuovo Presidente di Castello di Meleto
<< Castello di Meleto è cresciuto molto in questi anni ma gli obiettivi sono ancora tanti. – Dichiara Stefano Ilari. – Abbiamo lavorato per valorizzare il terroir con la zonazione e l’individuazione dei cru, allo sviluppo dell’attività turistica, al recupero di un territorio splendido. Ora lo sguardo è rivolto al futuro con nuovi progetti, primi fra tutti la ristrutturazione della cantina e la creazione della suite nella torre del Castello>>.
Succede a Lucia Pasquini, Presidente uscente che, con la propria energia, ha contribuito a realizzare grandi progetti come l’avvio dei lavori di rinnovamento della cantina e il restauro della Pieve di Spaltenna, chiesa romanica che verrà riconsegnata alla comunità di Gaiole in Chianti prima dell’estate.
<< È stato un onore contribuire alla crescita di Castello di Meleto. – Dichiara Lucia Pasquini – In questo, un ruolo fondamentale è stato svolto da tutte le persone che lavorano in azienda, a partire dal Direttore Generale Michele Contartese per arrivare a chi si occupa della manutenzione. Sono particolarmente felice di chiudere il mio mandato con l’avvio dei lavori di restauro della Pieve di Spaltenna. La pieve è una splendida chiesa Romanica a cui la comunità di Gaiole è molto legata e che, per motivi di sicurezza, era stata chiusa>>.
Tra i progetti principali vi è il rinnovamento della cantina, i cui lavori di ristrutturazione si concluderanno a luglio, introdurrà molte soluzioni finalizzate al risparmio energetico.
Tra queste, l’applicazione di pannelli fotovoltaici, l’utilizzo di sistemi di monitoraggio dei consumi di acqua, il trattamento delle acque di ingresso per i processi di pulizia per limitare l’uso di detergenti, l’utilizzo di pompe di calore a energie rinnovabili, l’introduzione nelle aree ricettive di sistemi di refrigerazione ad aria e free cooling con recuperatore di calore termodinamico.
Castello di Meleto è un progetto collettivo e una realtà unica nel proprio genere, grazie ai suoi 1.700 azionisti che, nel 1968, raccolsero la sfida di recuperare e rilanciare un bene storico e territoriale unico nel proprio genere. È oggi l’azienda biologica più grande del Chianti Classico, estesa su 130 ettari di vigneto, 5 cru e più di 800 ettari di boschi, che sottraggono ogni anno più di 9000 tonnellate di CO2.
Oltre a produrre vino, Meleto è uno splendido Agriturismo con 7 suites nell’antico Castello, 4 stanze in stile toscano in Canonica e 11 appartamenti nel Borgo Medievale. Castello di Meleto offre molte attività per godere dell’ospitalità con un’attenzione al luogo: dalla fattoria didattica, al nuovo Parco delle Api e alle cantine sotterranee, per arrivare all’enoteca, dove è possibile degustare i vini e i prodotti tipici.
Fa parte, inoltre, del circuito Big Bench Community Project, grazie alla splendida Panchina Gigante installata in uno dei punti più panoramici della proprietà e messa a disposizione di tutti i turisti e visitatori. Completa l’offerta l’Osteria Meleto, situata ai piedi del Castello nella vecchia fornace che, in passato, serviva per cuocere i mattoni usati per costruire gran parte dei casali di Gaiole.
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