“Il modo di comunicare è fondamentale per intercettare il pubblico” ha commentato il Direttore del Consorzio Tutela Lugana DOC Edoardo Peduto.
Tanti i visitatori allo stand consortile della denominazione lombardo veneta, più di 100 le etichette assaggiate, grande successo per il talk sull’enoturismo. Un Vinitaly entusiasmante per il Consorzio Tutela Lugana DOC, con tanti operatori e Lugana lovers che si sono recati allo stand sin dalle prime ore di apertura della fiera per assaggiare la nuova annata 2023, che spicca per sapidità e complessità organolettica.
La grande freschezza del Lugana DOC, la facilità di abbinamento anche a piatti di alta cucina, la connessione con un territorio caratterizzato da meraviglia e convivialità come il Lago di Garda, sono i tratti distintivi che fanno di questo vino bianco uno dei più apprezzati a livello internazionale, ma anche nel Belpaese. Come si evince dalla ricerca sulla GDO di Circana, la denominazione cresce del 9,5% in termini di volume e del 16,6% in valore per quanto riguarda il mercato nazionale.
Apprezzamento non solo sulla tavola, ma anche da parte delle migliaia di turisti che ogni anno visitano le Terre del Lugana per scoprire cosa si cela dietro questo eccellente prodotto.
L’enoturismo negli anni è diventato un asset centrale del sistema economico, intercettando un turismo alto-spendente e curioso, dove sono i giovani a trainare questa tendenza.
Ed è proprio a questo tema che il Consorzio ha voluto dedicare il talk “Lugana da scoprire: enoturismo e nuove opportunità”. Moderato da Fabio Piccoli, Direttore della rivista Wine Meridian, il seminario ha visto la partecipazione di protagonisti come il Presidente del Consorzio Lugana Fabio Zenato, l’Eurodeputato Paolo De Castro, primo firmatario della riforma IG ratificata qualche giorno fa in Comunità Europea e Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia.
Durante il seguitissimo talk sono stati delineati i fattori di successo di quei territori che sono stati in grado di intercettare e comprendere le esigenze di un visitatore sempre più informato, con grande desiderio di approfondire le tematiche e la storia delle persone che lo vivono e ne coltivano le viti.
“Il valore dell’enoturismo è quello di permetterci di raccontare la storia e l’unicità di un territorio attraverso vini e piatti in abbinamento” – spiega Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia – “Chi viene a trovarci non è un cliente ma un ospite, e questo permette di trasferire il capitale umano che c’è dietro a ogni calice. Siamo diventati ambasciatori della nostra terra, non solo in giro per il mondo ma anche a casa nostra”.
Paolo De Castro, eurodeputato e Vicepresidente della Commissione Agricoltura, si dedica con fervore alla tematica nell’ambito delle politiche agricole europee.
“L’enoturismo è un settore con un potenziale straordinario ma ancora da sfruttare appieno” afferma. “Le linee guida per la sua crescita sono fondamentali, per questo La Riforma IG rappresenta un passo importante in questa direzione. Con la recente riforma, abbiamo dato ulteriori strumenti ai Consorzi di Tutela, dando loro pieni poteri nelle scelte in materia di enoturismo. Abbiamo lavorato per garantire un prezzo giusto per le Indicazioni Geografiche e fatto pulizia dei prodotti contraffatti sia sulla piazza sia su Internet, oscurando ad esempio i siti che vendono in modo fraudolento prodotti come il Lugana DOC”.
“Abbiamo ora maggiori strumenti per tutelarci e proteggere il nostro patrimonio enologico” prosegue De Castro. “Mi congratulo con il Consorzio Lugana per questa bella iniziativa volta a valorizzare la storia del territorio, elemento cruciale per promuovere l’enoturismo.
Subito dopo la conferenza, alle aziende socie del Consorzio è stata consegnata una targa per aver aderito ai 10 punti del Manifesto sull’enoturismo in Lugana, che definisce le linee guida per creare un’esperienza di valore per l’enoturista in cantina. Dalla formazione, alla digitalizzazione fino alle sinergie con il territorio, un decalogo essenziale per tutte le aziende.
“L’attività enoturistica è diventata centrale per tante nostre aziende, permettendo servizi di alta qualità sia in campo ristorativo che di accoglienza alberghiera” – dichiara Fabio Zenato, presidente del Consorzio del Lugana Doc. “Il nostro decalogo è un patto col territorio per far si che il turista riceva un’esperienza a 360 gradi. Un racconto che fa parte della nostra quotidianità, fondamentale per parlare della nostra storia, del nostro impegno e della passione che ognuno di noi mette per portare il Lugana in tutto il mondo.
Fonte ZEDCOMM
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