Valter Piccinino, enologo di Colle Manora, ha condiviso con entusiasmo il ventennale della messa a dimora delle prime barbatelle di Albarossa a Colle Manora: “I primi impianti sono del 2003 e quest’anno festeggiamo i 20 anni della vigna Albarossa. L’evoluzione è positiva perché il vigneto ora è nel pieno della maturità”.
L’Albarossa, varietà autoctona che nasce dall’incrocio tra Barbera e Nebbiolo di Dronero, coltivata con passione e dedizione da Colle Manora, sta attirando l’attenzione degli operatori e degli amanti del vino per le sue peculiarità identitarie e distintive.
Ciò che rende unica la produzione dell’Albarossa Ray DOC di Colle Manora è la scelta di non utilizzare il legno per l’affinamento, ma di affidarsi completamente all’acciaio, garantendo un vino che esprime appieno il suo carattere autentico e inimitabile. Questa varietà si presta non solo a essere gustata giovane ma anche ad invecchiare splendidamente.
Non è un caso che il prestigioso concorso enologico Mundus Vini abbia premiato l’Albarossa Ray DOC di Colle Manora con la medaglia d’oro per il secondo anno consecutivo. Questa notizia è un testamento alla dedizione e all’artigianalità che Colle Manora investe nella produzione del suo Albarossa: “Diciamo che i premi fanno sempre piacere, è uno stimolo per migliorarsi. Se per due volte consecutive abbiamo vinto il premio, probabilmente stiamo imboccando la strada giusta” ha chiosato Piccinino.
Vendemmia 2023: adattamento
La vendemmia 2023 presso Colle Manora è stata caratterizzata da sfide e cambiamenti dovuti alle condizioni meteorologiche anomale ed è stata anticipata di circa venti giorni rispetto alla media, confermando un trend di annate precoci.
Nonostante le difficoltà, la vendemmia ha portato buoni risultati, con una qualità delle uve che ha soddisfatto le aspettative. Tuttavia, i volumi di produzione sono inferiori alla media a causa delle condizioni climatiche avverse.
L’azienda ha adottato un approccio proattivo, utilizzando tecniche di vinificazione adatte alle condizioni dell’annata, tra cui la raccolta mattutina, l’uso di ghiaccio secco e macerazioni più brevi. Per il futuro, si prevedono ulteriori adattamenti nelle tecniche di gestione del vigneto per far fronte ai cambiamenti climatici in corso.
Fonte Press Absit Daily
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