Ho avuto nuovamente l’occasione di degustare questo trebbiano. Cantagrillo rappresenta l’etichetta simbolo dell’azienda. Le uve vengono fatte maturare e in parte appassire in vigna, raccolte manualmente, con metodi che ricordano quelli usati per la produzione dei grandi vini bianchi del Friuli, e portate in cantina alle prime luci dell’alba.
Per quanto riguarda la vinificazione una parte passa alla criomacerazione mentre l’altra viene sottoposta a macerazione per 3/4 giorni con lieviti autoctoni.
Anche il periodo di fermentazione viene svolto separatamente: per metà in acciaio sulle fecce e per l’alta metà in piccole botti che variano dai 100 ai 225 litri, di varia origine botanica. La messa in commercio avviene dopo 12 mesi dalla vendemmia.
Ho trovato l’annata 2020 molto accattivante. Il paglierino, con lucenti riflessi, vira su un colore che a tratti richiama un orange wine, presenta uno spettro olfattivo incentrato su note agrumate ma anche mela golden matura, biancospino e ricordi vanigliati.
Il sorso è pieno e piacevolmente fresco su note fruttate, il tutto in ottimo equilibrio. Chiude un finale medio sapido di ottima lunghezza che fa presagire a una buona longevità.
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