Un giorno da vignaioli per creare più di mille bottiglie che al prossimo Vinitaly saranno presentate allo stand della Regione Veneto.
Venerdì 13 ottobre 2023 dalle ore 15.00 alle 17.30, i ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) – sez. Marca Trevigiana torneranno presso l’Az. Agr. Cecchetto Giorgio per il tradizionale appuntamento con la vendemmia inclusiva del Raboso del Piave.
La diciannovesima edizione dell’iniziativa coinvolgerà i vignaioli per un giorno nella raccolta dei primi grappoli della varietà autoctona trevigiana. Aiutati da famiglie, amici e volontari, i giovani pigeranno ed estrarranno il mosto utilizzando un antico torchio per tornare in primavera a imbottigliare 1500 bottiglie con un’etichetta disegnata a mano e firmata. Saranno poi numerate e presentate al Vinitaly 2024, nello stand della Regione Veneto.
“Quella di quest’anno sarà una vendemmia particolarmente sentita in quanto la prima senza Giorgio, che dal 2005 aveva dato inizio a questo progetto di solidarietà e inclusione – dichiara Marco Cecchetto – Questi ragazzi erano nel cuore di mio papà e con lui avevano un legame profondo. Erano infatti molte le occasioni durante l’anno in cui li coinvolgeva perché potessero esprimersi e farsi conoscere. Io e i miei fratelli, Alberto e Sara, abbiamo avuto modo di condividere con loro molte vendemmie e sicuramente porteremo avanti con entusiasmo questa e molte altre iniziative con l’AIPD”.
L’iniziativa promossa dall’azienda nasce per rappresentare il territorio e la sua storia, per raccontare come il Raboso del Piave – unico vitigno autoctono a bacca rossa della Marca Trevigiana – possa essere solidale. I ragazzi saranno protagonisti in tutte le fasi, dalla raccolta dell’uva all’imbottigliamento, alla realizzazione dell’etichetta, fino alla presentazione conclusiva a Vinitaly.
Un progetto che si ripete di anno in anno e che, inserendosi nel Progetto di autonomia sociale di AIPD, vuole supportare l’intera collettività perché per Cecchetto è fondamentale fare impresa in maniera condivisa e inclusiva.
Fonte Studio CRU
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