Cantine Astroni, un luogo in cui il toponimo “terra ardente” è quanto mai pregnante, di magma, poesia, storia, bellezze naturali, archeologia e passione enologica.
La Cantina Astroni, posizionata nel cuore dei Campi Flegrei, deve il suo nome all’omonimo cratere tra la città partenopea e Pozzuoli. Una terra tra fuoco e mare, un tempo riserva di caccia Borbonica ed oggi oasi naturale WWF Italia.
La storia
La storia di Cantina Astroni inizia nel 1982, quando Vincenzo Varchetta, convinto ormai fosse giunto il momento, decise di trasformare il piacere di produrre vino in una fiorente attività commerciale.
Fondamentale fu il contributo del figlio Giovanni, esperto conoscitore del patrimonio vitato della Campania, che seppe trasmettere a figli e nipoti, tutta la passione e le competenze acquisite negli anni.
Negli anni si sono avvicendate quattro generazioni, fino all’attuale, che nel 1999 fonda l’azienda Cantine Astroni.
La filosofia
Il progetto punta alla tutela e alla valorizzazione dell’ampelografia campana, offrendo un’enologia di forti tradizioni, arricchita da moderne tecniche di coltivazione e vinificazione.
Rispetto per la tradizione con uno sguardo rivolto al futuro, questo il progetto che Gerardo Vernazzaro, proprietario ed enologo di Cantine Astroni, porta avanti con passione assieme alla sua famiglia.
La produzione
Oggi Cantine Astroni produce circa 250.000 bottiglie ogni anno. La produzione è destinata per il 70% al mercato italiano, mentre il restante 30% al mercato estero ed in particolare Geramania, Olanda, Svezia, Polonia, Malta, Stati Uniti, Giappone, Hong kong, Taiwan ed Ecuador.
I vitigni
Una realtà protesa in avanti, ma che mantiene forti radici nella tradizione del passato. La valorizzazione dei vitigni da suolo vulcanico dei campi flegrei, come Falanghina e Piedirosso, avviene valorizzando singoli cru, mentre le diverse vinificazioni sono il marchio distintivo dell’azienda.
Le Tenute
Vigna Astroni
La vigna Astroni è situata a ridosso del cratere omonimo, a confine con il muro di cinta borbonico settecentesco fatto erigere da Carlo di Borbone a difesa della sua riserva di caccia personale, oggi oasi naturale gestita dal WWF.
Interamente distribuita nel comune di Napoli è suddivisa su diversi terrazzamenti, sui quali sono presenti prevalentemente viti di Falanghina con una piccola presenza di viti di uve Piedirosso.
I suoli presenti hanno origine vulcanica e forma piroclastica, certamente legata alle ultime eruzioni flegree comprese tra 5000 e 3500 anni fa, definita da una struttura litologica stratificata a reazione neutra o subacida, con importanti dotazioni in potassio, anidride fosforica e ossido di calcio, anche se ridotta di carbonati.
Tenuta Camaldoli
Tenuta Camaldoli si trova sul versante sud della collina dei Camaldoli ed interamente contenuta nel comune di Napoli.
Il vigneto è costituito prevalentemente da uve Piedirosso disposte su più terrazzamenti e si estende per circa tre ettari. Il sito presenta orografia declive regolata da ciglionature ampie esposte a Sud su matrice tufacea (Tufo giallo napoletano 15000 – 10000 anni fa) a cui si sovrappongono strati piroclastici legati alle ultime eruzioni flegree comprese tra 5000 e 3500 anni fa.
Tenuta Jossa
Acquisizione del 2012, la Tenuta Jossa conta circa 3 ettari. In questo progetto si condensa tutta l’esperienza e lo studio viticolo ed agronomico maturato negli ultimi 20 anni. Circa il 50% della proprietà è coltivato con varietà a bacca bianca, il restante 50% a bacca rossa.
Nella zona più alta, a circa 243m s.l.m. e con la migliore esposizione, si trovano le 4 piane di cui 3 vitate a Piedirosso e la più piccola a Sciascinoso. Le viti derivano dalla selezione massale dell’azienda. Nella zona più bassa, a partire da quota 220 m.s.l.m iniziano le 6 terrazze di Falanghina, di cui una destinata al Fiano.
I suoli di questa area collinare sono prevalentemente caratterizzati dall’evoluzione pedogenetica dovuti e caratterizzati da depositi di passate eruzioni su sottostante tufo giallo. Vigne a terrazzamenti con terreni sabbiosi ricchi di pomici e tufi situate sul Parco Metropolitano delle Colline di Napoli.
Vero e proprio terroir
Non sono in gioco solo i fattori terreno e clima ma anche le tradizioni colturali e culturali. Da queste si attingere la conoscenza tramandata da generazioni, ma ad essere maggiormente protagonista è il terzo elemento: l’uomo.
Uno sguardo alla sostenibilità
Cantine Astroni non utilizza il “bollino bio” come leve commerciale. Da oltre 10 anni, prima con la lotta integrata, per poi passare al biologico, crede che il proprio vino debba essere salubre e sempre godibile, a prescindere da ogni classificazione.
Filosofia che troviamo nei vini dell’azienda come il VIGNA ASTRONI Campi Flegrei DOP Falanghina (falanghina del cratere Astroni).
In questo vino, ottenuto dal un vigneto ubicato sulle pendici esterne del cratere degli Astroni, spiccano note di mineralita che esprimono il legame con il territorio.
Al naso esprime una frutta croccante a polpa bianca e glicine, sentori di mandorla e sfumature di idrocarburo. Dal sorso pieno e piacevolmente sapido sfuma una finale fresco e ordinato.
Altra espressione è lo STRIONE Campania IGP Falanghina (macerato con bucce sempre da uve del cratere) con una particolare sfaccettatura floreale di camomilla che evolve morbidi sentori fruttati di albicocca e pesca gialla.
Al naso esprime una frutta croccante a polpa bianca e glicine, sentori di mandorla e sfumature di idrocarburo.
Si distingue per la piacevole sapidità, la lunga persistenza e la particolarità del sorso, donando al vino un’ottima piacevolezza di beva.
Dal sorso pieno e piacevolmente sapido sfuma una finale fresco e ordinato.
TENUTA JOSSA Campi Flegrei DOP Bianco è il risultato dello studio dell’azienda durante questi ultimi vanti anni.
Composto da Fiano e Falanghina, presenta un ammaliante colore che vira dal vedolino al paglierino scarico.
Un vino di carattere, dal piacevole e caleidoscopico ventaglio olfattivo, che spazia da cedro a sentori affumicati, da un tono erbaceo a evoluzioni di miele e cera d’api.
Sorso netto, diretto e molto pulito, la cui netta sapidità chiude magistrelmente verso nuovi assaggi.
Concludiamo il nostro percorso con Il COLLE ROTONDELLA Campi Flegrei DOP Piedirosso.
Questo vitigno è detto anche Per ‘e Palummo perché il biotipo originale a maturazione presenta una colorazione rossa del raspo, tale da renderlo simile ad una zampa di un piccione.
Vino dalle eleganti note di ribes e piccoli frutti rossi, prugne, fiori di viola e sentori tostati di nocciola.
Al palato, un tannino fine e mai invadente, rende il sorso caldo e armonico, piacevole a lungo finale su scia fruttata.
Visitare Cantine Astroni
L’itinerario della visita proposto dallo staff della cantina segue l’intero percorso dell’uva dalla vigna alla bottiglia. L’enonauta / gruppo, grazie alla guida di personale qualificato, avrà la possibilità di sperimentare i principali processi di allevamento della vite, nonché di lavorazione dell’uva in cantina.
Nello specifico il visitatore, oltre ad avere informazioni storico, scientifiche e mitologiche sul territorio ospitante l’azienda apprenderà la gestione qualitativa dei vigneti e le principali tecniche di cantina: la vinificazione, la fermentazione, l’affinamento e l’imbottigliamento. La visita didattica si concluderà poi con la realizzazione di un laboratorio di degustazione.
Un doveroso ringraziemanto a Cristina Varchetta (Responsabile Comunicazione & Hospitality di Cantine Astroni) per la disponibilità, professionalità e simpatia !!!
CANTINE DEGLI ASTRONI
Via Sartania 48 – 80126 Napoli (ITALY)
(0039) 081 5884182
info@cantineastroni.com
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