La storia di un’alleanza: un viticoltore diventa apicoltore. Antonio Zaccheo dà vita alla BEEdrome, oasi di felicità agricola grande 4 ettari; un’azione concreta per la cura dell’ambiente.
Le api mettono su casa da Carpineto e c’è qualcuno che sta arredandola con erba, fiori e lavanda. Da Carpineto agricoltura sostenibile e nessun rischio d’estinzione per api o altri insetti impollinatori ma anzi…
Le avevamo viste già da qualche anno tra i vigneti del Vermentino nella Tenuta di Gavorrano in Maremma! Si erano ricavate degli spazi di fortuna, diciamo così. Quale indice migliore di quell’alveare nato intorno al tronco della vite di un ecosistema in perfetto equilibrio?
Ora da Carpineto le api, che già si trovavano bene evidentemente, hanno messo su casa come era auspicabile in un sistema, una filiera, che le aiuti a ritrovare l’habitat migliore.
“Fare il vino senza uccidere api e insetti e senza danneggiare l’ecosistema per noi è la normalità da sempre. Il contributo che le api danno alle produzioni agricole e al mantenimento della biodiversità delle specie botaniche selvatiche è immenso; mi sentivo debitore nei loro confronti”.
Con la loro piccola “proboscide”, la ligula, asciugano infatti i succhi zuccherini che attaccati da microrganismi potrebbero danneggiare gli acini -racconta Antonio Mario Zaccheo, fondatore nel 1967 con Giovanni Carlo Sacchet della Carpineto che passa sempre più tempo nella tenuta di Gavorrano, la più selvaggia delle cinque di Carpineto con tutti quei boschi e macchia mediterranea ad abbracciare i vigneti.
Ho pensato al pericolo che le api stanno correndo, e noi con loro, e in nome della sopravvivenza e continuazione della biodiversità, ho deciso di destinare una parte dei nostri terreni proprio ad un’attività propedeutica ad incrementare il patrimonio apistico fornendo a questi preziosi insetti un campo sul quale prosperare e moltiplicarsi.
A queste api vignaiole, collaboratrici preziose, Antonio Mario Zaccheo ha deciso di dedicare 4 ettari della tenuta e costruire una BEEdrome, come ha deciso di chiamarla giocando su un’evidente assonanza. Un'”alcova” a cielo aperto potremmo chiamarla. Uno spazio ameno, pieno di fiori per vivere e prosperare.
Nella tenuta di Gavorrano, una manciata di chilometri da Cala Violina, quel tratto di costa maremmana ancora così bella, una tenuta ricca di boschi e campi collinari, nelle vicinanze di un piccolo laghetto fitto di rane e pesci spontanei, sono state infatti posizionate le prime arnie tra due campi ed una piantagione di frassini.
Il primo campo è composto da circa 2 ha di erba medica.
Il secondo, di altri 2 ettari, è seminato con una miscela fiorita fatta di specie perenni e annuali che forniscono nettare e polline alle api. E’ quel che serve per una corretta attività delle api e fornirgli nutrimento per tutta la stagione.
Si tratta di una miscellanea di sementi per tappeto erboso denominato “apistico primaverile” e composta da: aneto, ginestrino, grano saraceno, lupinella, erba medica lupolina, meliloto bianco e giallo, sulla, trifoglio incarnato, trifoglio resupinato, trifoglio violetto, senape bianca ed achillea.
Ma non solo – aggiunge Zaccheo – abbiamo cercato di pensare anche ad una pianta particolarmente amata dalle api, la lavanda e stiamo sperimentando l’inserimento di vari tipi: lavanda vera, lavanda stoechas, e lavanda nana. Il progetto è all’inizio ed in via di sviluppo ma il nostro impegno in questa direzione è ormai consolidato e confermato.”
Fondata in Chianti Classico nel 1967 dalle famiglie Sacchet e Zaccheo, CARPINETO, tuttora gestita dalle due famiglie, coltiva in modo sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio 500 ettari di terreni di proprietà suddivisi tra 5 tenute nelle zone storiche della Toscana vitivinicola: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Alto Valdarno e Maremma.
Molto nota per i grandi rossi a denominazione e alcuni SuperTuscan e sempre ai vertici delle classifiche nazionali e internazionali, esporta oltre 70 Paesi nel mondo i vini delle più prestigiose DOCG della Toscana.
Nella tenuta di Montepulciano e in quella di Montalcino si pratica l’enoturismo con una variegata gamma di proposte di degustazione, passeggiate in vigna, pic nic e pranzi all’aperto.
Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti delle 5 tenute, o appodiati, nei territori più vocati della Toscana. Per la Carpineto il vino è passione, emozione, natura, cultura.
Fonte LR Comunicazione
0 commenti