L’ultima tappa del Gavi World Tour ha avuto luogo il 7 settembre presso le sale del Midtown Loft & Terrace di Manhattan e ha registrato il tutto esaurito.
Si è chiuso con successo, mercoledì 7 settembre,il Gavi World Tour, il palinsesto di eventi nazionali e internazionali interamente dedicati al Gavi DOCG.
Promosso dal Consorzio Tutela del Gavi, il Tour ha fatto tappa in tre delle più importanti metropoli mondiali: iniziato il 9 maggio a Roma, si è poi spostato a Londra, il 23 giugno, prima di raggiungere la Grande Mela.
I tre appuntamenti, riservati alla stampa e agli operatori di settore, hanno rappresentato un’occasione unica per degustare più di 70 etichette di Gavi DOCG e approfondire la conoscenza di questo vino bianco, 100% cortese, grazie a masterclass dedicate alle peculiarità del vitigno e alla sua capacità di invecchiamento.
La serie di eventi si è chiusa con un grande successo: la degustazione nelle sale del Midtown Loft&Terrace di Manhattan ha infatti registrato il tutto esaurito e, tanto i seminari quanto il walk-around tasting, hanno generato consenso e apprezzamenti.
«L’85% della produzione di Gavi DOCG è destinato all’export e ciò rende necessario promuovere la denominazione in prima persona all’estero e non solo nei Paesi che ne rappresentano i mercati di punta. Con questo proposito ci siamo impegnati per offrire agli operatori di settore internazionali l’opportunità di conoscere a pieno il Gavi, il suo territorio e le famiglie di produttori che lo stanno facendo apprezzare in tutto il mondo» – racconta Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi – «È la prima volta che il Consorzio coordina la partecipazione dei produttori a eventi di questo genere e ciò rappresenta un segnale importante di come il territorio stia crescendo e stia prendendo consapevolezza del proprio valore e delle proprie potenzialità. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i primi riscontri sono stati molto positivi e ci incoraggiano a proseguire in questa direzione».
Obiettivo raggiunto, dunque, per il Consorzio che, dalla sua fondazione nel 1993, ha sempre avuto come scopo principale promuovere, valorizzare e tutelare la denominazione in Italia e nel mondo.
Il Gavi DOCG si conferma, infatti, particolarmente apprezzato fuori dai confini nazionali: elegante e fresco è un vino che si abbina perfettamente alla cucina internazionale, presente in più di 100 Paesi al mondo, dal Nord Europa all’estremo oriente, dall’Australia al Sud America, con in media 11 milioni di bottiglie vendute all’estero.
Il Gavi World Tour non vuole certo rappresentare un traguardo, bensì un punto di partenza: il 2022 ha determinato una svolta nelle attività di promozione del Consorzio che, con l’impegno nell’organizzazione e nella partecipazione a importanti eventi nelle principali metropoli mondiali, supporta in modo costante il percorso di internazionalizzazione dei produttori associati.
Le attività del Consorzio, come affermato dal Presidente, non si vogliono limitare ai mercati di punta della denominazione, ossia Regno Unito e USA, ma si spingono oltre, raggiungendo anche il Nord Europa, dove l’interesse nei confronti del grande bianco piemontese è in costante aumento.
L’autunno e l’inverno vedranno, infatti, il Gavi DOCG tra i protagonisti di eventi in Belgio e Danimarca e il Consorzio è già all’opera per l’organizzazione di appuntamenti e iniziative che si terranno nella primavera del 2023, con lo scopo di rafforzare valore percepito e posizionamento di questo vino inclusivo e dalla vocazione cosmopolita.
Il consorzio di Tutela del Gavi
Dal 1993, il Consorzio Tutela del Gavi riunisce 190 aziende vitivinicole per la tutela e la valorizzazione della denominazione Gavi Docg. Passione, impegno e qualità danno vita a oltre 13 milioni di bottiglie, esportate in oltre 100 paesi nel mondo.
I vigneti della denominazione si estendono su 1600 ettari nella parte sud orientale del Piemonte, in provincia di Alessandria, ultima propaggine della Pianura Padana che si protende verso l’Appennino Piemontese, a trenta chilometri dal mare.
Argille rosse, terre bianche, e un’alternanza di marne e arenarie nella parte centrale sono le tre diverse tipologie di terreno degli 11 comuni della denominazione.
Prodotto da 100% uva cortese, vitigno a bacca bianca autoctono piemontese, è fresco ed elegante, per diventare sontuoso con il passare degli anni. Rinomato ed apprezzato a livello internazionale per la sua versatilità e vocazione cosmopolita, rappresenta il grande bianco piemontese.
Fonte Well Com srl
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