L’andamento stagionale raccontato dall’agronomo Marco Tonni.
“la vendemmia 2021 si può considerare come assolutamente eccezionale per qualità, anche se la quantità non è stata abbondante.
La stagione 2021 è stata caratterizzata da un primo trimestre dell’anno poco più freddo della media, ma dal mese di marzo si sono registrate temperature molto fredde.
Questo fenomeno ha causato alcuni danni da gelo in zona, localmente assai rilevanti, con perdite fino al 80% della produzione in alcuni vigneti della vicina sponda occidentale del Garda, ma molto meno gravi in Lugana, e ha contribuito a ritardare il germogliamento su tutto il territorio.
Il freddo primaverile ha anche generalmente indotto una minore produzione, in particolare sulle varietà precoci, a causa della colatura fiorale e quindi della produzione di grappoli più leggeri del solito. A inizio fioritura si registravano quasi due settimane di ritardo rispetto allo scorso anno. Dopo l’invaiatura il tempo soleggiato, non troppo caldo di giorno e fresco di notte, ha permesso alla pianta di recuperare gran parte del ritardo, tanto che al 20 settembre le maturazioni erano in linea con varie annate precedenti.
La sanità delle uve è risultata eccezionale alla raccolta.
le uve sono perfettamente sane, grazie all’assenza di piogge degli ultimi 40 giorni di maturazione, alle notti asciutte, fresche e ventilate, alla limitata compattezza dei grappoli dovuta agli acini più piccoli del solito.
Altra particolarità del 2021 è che, proprio grazie alle nottate fresche che si sono succedute da fine agosto, il tenore acidico è rimasto molto sostenuto. Grazie alla combinazione di clima fresco e asciutto e uve sane, si è potuto attendere la giusta maturazione aromatica e fenolica delle uve senza timore di raggiungere gradazioni elevate e soprattutto senza perdere freschezza”.
Fonte Consorzio Tutela Lugana DOC, Absit Daily srl
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