Nesce nel 1865 lo spumante Metodo Classico Piemontese. Carlo Gancia, appreso il Metodo Champenoise a Reims, inizia il processo di rifermentazione in bottiglia utilizzando il vitigno moscato bianco, dando vita così al primo spumante italiano in assoluto.
Nei decenni successivi le case piemontesi iniziarono a costruire le prime cantine sotterranee e a formare mano d’opera dedicata alla produzione di vino spumante.
Nel 1878 Enrico serafino costruisce le sue cantine sotterranee in Canale (CN) e inizia a produrre le pregiate “Cuvée Regina” e “Moscato Champagne”.
Il progetto Spumante Piemonte nasce nel 1990, con l’obiettivo di individuare i migliori cru dove mettere a dimora il pinot nero e lo chardonnay da utilizzare per la produzione spumantistica. I primi 40 ettari di Enrico Serafino vengono impiantati dal 1991 al 1994, a cura dell’agronomo Gianni Malerba, in collaborazione con l’università di Torino e Piacenza.
Il momento della svolta arriva nel 1994, quando l’azienda, affascinata dall’evoluzione ottenuta e forte della propria esperienza, decide di entrare nel progetto Alta Langa e farne la sua priorità e unicità. La denominazione riceverà il riconoscimento della Doc nel 2002 e della Docg nel 2008.
L’alta Langa rappresenta una piccola grande denominazione. Include 148 comuni, ma le superfici vitate arrivano a circa 350 ettari; per fare un confronto la Docg Barbaresco include solo 3 comuni ma con oltre 750 ettari.
Secondo la Enrico Serafino, il singolo vigneto non esprime completamente il carattere della denominazione, solo l’assemblaggio di più parcelle selezionate può esprimere la complessità dell’Alta Langa. L’azienda si contraddistingue per essere stata la prima e unica a non utilizzare Cognac e distillati nella liqueur d’ expédition, la prima ad utilizzare la sboccatura tardiva, e l’unica Alta langa con certificazione VIVA del ministero dell’ambiente italiano.
Per in 20° anniversario della denominazione, degusteremo alcuni dei Vini Spumanti Metodo Classico più rappresentativi, risultato di quella molteplicità qualitativa di cui Enrico serafino è fedele interprete.
Propago Blanc de Blancs Extra Brut Millesimato 2017
100% Chardonnay da 3 vigneti, 4 parcelle con altitudine media di 450 metri. Sosta sui lieviti per 36 mesi. Dosaggio: 3g/L.
Presenta una schiuma soffice, cremosa, chiara e persistente. All’olfatto predominano pompelmo, ricordi di pasticceria, gardenia e minosa. L’ingresso in bocca è ampio, la bolla si intreccia nel profilo gustativo per poi raccordarsi in chiusura nella lunga persistenza agrumata. Interessante il dosaggio che al gusto si direbbe di maggiore entità rispetto al dichiarato in secheda vino.
Oudeis Brut Millesimato 2017
85% Pinot Nero, 15% Chardonnay da 6 vigneti, 14 parcelle con altitudine media di 400 metri. Sosta sui lieviti per 36 mesi. Dosaggio: 6g/L.
Spuma di grande qualità, grana fine e ottima persistenza del perlage. Il naso esprime da subito il suo legame con il territorio con note argillose, calacree, per passare poi a sentori più fini di vaniglia e susina. In bocca il sorso resta coerente con il profilo olfattivo fino alla fine, le bollicina è ottimamente integrata, rotonda e molto godibile. Il finale accarezza la bocca con una scia di pompelmo giallo.
Oudeis Rosé de Saignée Brut Millesimato 2017
100% Pinoto Nero da 4 vigneti, 4 parcelle con altitudine media di 400 metri. Sosta sui lieviti 36 mesi. Dosaggio: 7g/L.
Color buccia di cipolla con perlage soffice, persistente e fine. Il naso è elegante con nuances di nespola, susina e frutti di bosco in fase di maturazione. Sorso rotondo, con gentile pungenza, mentre la persistenza, di buon livello, resta sempre coerente con quanto già percepito all’olfatto.
Zero Riserva Pas Dosé Millesimato 2015
100% Pinot Nero da 3 parcelle con altitudine media di 500 metri. Sboccatura tardiva (più di 60 mesi), Dosaggio: Pas Dosé.
Giallo paglierino con spuma copiosa, perlage fine e incessante. Il naso si presenta austero, stretto e deciso con netti richiami di lime, ananas, cipria ma anche pepe bianco e borotalco. Il sorso è fresco, con una bolla setosa ed ottimamente integrata, verticale ma sempre garbato. Chiude, sapido, gustoso e con ottima pulizia su note di giuggiola.
….. infine non nascondo la forte curiosità di assaggiare lo “Zero 140 mesi Pianeta Marte Pas Dosè”…… il Metodo Classico più affinato del Sistema Solare !!!!
Attitudine Piemontese
L’ Attitudine Piemontese deriva essenzialmente dalla grande povertà che sino dalle metà del ‘900 colpiva la regione. Tempo e dedizione, rispetto per la natura e attenzione per i dettagli furono investiti per ottenere il massimo dai doni naturali che i Piemontesi trovarono nel loro territorio. Dal 1878 Enrico Serafino si definisce piena espressione dell’ Attitudine Piemontese: tempo, rispetto, complessità e artigianalità.
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